Gesú gli disse: «Perché mi hai visto Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto». Giovanni 20.29
Leitura diária na versão LND - Italiano


Esdra 9
Esdra 10
Luca 22.1-38

Esdra 9


1
Ultimate queste cose, i capi vennero da me, dicendo: «Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i Leviti non si sono separati dai popoli di questi paesi, per quanto riguarda le abominazioni dei Cananei, degli Hittei, dei Perezei, dei Gebusei degli Ammoniti, dei Moabiti, degli Egiziani e degli Amorei.
2
Essi infatti hanno preso in moglie alcune delle loro figlie per sé e per i propri figli mescolando cosí la stirpe santa con i popoli di questi paesi. Purtroppo i capi e i magistrati sono stati i primi a commettere questo peccato».
3
Quando udii questa cosa, mi stracciai le vesti e il mantello, mi strappai i capelli della testa e della barba, e mi sedetti costernato.
4
Allora tutti coloro che tremavano alle parole del DIO d'Israele si radunarono presso di me a motivo del peccato di quelli ritornati dalla cattività; e io rimasi seduto e costernato fino all'oblazione della sera.
5
All'oblazione della sera mi alzai dal mio digiuno, con la veste e il mantello stracciati; poi caddi in ginocchio e stesi le mani verso l'Eterno, il mio DIO,
6
e dissi: «O mio DIO, io sono confuso e mi vergogno di alzare la mia faccia a te, o mio DIO, poiché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra il nostro capo, e la nostra colpa è giunta fino al cielo.
7
Dai giorni dei nostri padri fino al giorno d'oggi siamo stati grandemente colpevoli, e a motivo delle nostre iniquità noi, i nostri re e i nostri sacerdoti siamo stati dati in mano dei re delle nazioni straniere, in balìa della spada, dell'esilio, del saccheggio e dell'obbrobrio, come è al presente.
8
Ma ora l'Eterno, il nostro DIO, ci ha fatto grazia per un breve istante, lasciandoci un residuo e dandoci un asilo nel suo santo luogo, e cosí il nostro DIO ha illuminato i nostri occhi e ci ha dato un piccolo risveglio nella nostra schiavitù.
9
Infatti noi eravamo schiavi, tuttavia il nostro DIO non ci ha abbandonati nella nostra schiavitú, ma ci ha ottenuto il favore dei re di Persia, risvegliandoci per rialzare la casa del nostro DIO, restaurandone le rovine e per darci un muro di protezione in Giuda e a Gerusalemme.
10
Ma ora, o nostro DIO, che diremo dopo questo? Poiché abbiamo abbandonato i tuoi comandamenti,
11
che ci avevi ingiunto per mezzo dei tuoi servi, i profeti, dicendo: "Il paese in cui entrate per prenderne possesso è un paese impuro per l'impurità dei popoli di questi paesi, per le abominazioni con cui l'hanno riempito da un capo all'altro con le loro contaminazioni.
12
Ora dunque non date le vostre figlie ai loro figli, né prendete le loro figlie per i vostri figli; non cercate mai la loro prosperità né il loro benessere, perché cosí diventerete forti, mangerete i migliori prodotti del paese e lo lascerete in eredità ai vostri figli per sempre".
13
Ma dopo tutto quanto ci è venuto addosso a motivo delle nostre azioni malvagie e delle nostre grandi colpe, poiché tu, o DIO nostro, ci hai punito meno di quanto meritavano le nostre colpe e ci hai lasciato un residuo come questo,
14
torneremo noi di nuovo a violare i tuoi comandamenti e a unirci in matrimonio con i popoli che commettono queste abominazioni? Non ti adireresti contro di noi fino a distruggerci senza lasciare piú alcun residuo o superstite?
15
O Eterno, DIO d'Israele, tu sei giusto, e perciò oggi siamo rimasti noi, un residuo di scampati. Eccoci davanti a te con la nostra colpa, benché a causa di essa nessuno può reggere davanti a te!».

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Esdra 10


1
Mentre Esdra pregava e faceva questa confessione, piangendo e prostrato davanti alla casa di DIO, si radunò intorno a lui una grandissima moltitudine d'Israele: uomini, donne e fanciulli; e il popolo piangeva a dirotto.
2
Allora Scekaniah, figlio di Jehiel, uno dei figli di Elam, prese a dire a Esdra: «Noi abbiamo peccato contro il nostro DIO, sposando donne straniere prese dai popoli di questo paese; tuttavia rimane ancora una speranza per Israele nonostante questo.
3
Ora dunque facciamo un patto con il nostro DIO, di rimandare tutte queste donne e i figli nati da esse, secondo il consiglio del Signore e di quelli che tremano al comando del nostro DIO. E si faccia secondo la legge.
4
Alzati perché questa cosa spetta a te; noi saremo con te. Fatti coraggio e agisci!».
5
Allora Esdra si alzò e fece giurare ai capi dei sacerdoti, ai Leviti, e a tutto Israele che farebbero com'era stato detto. Ed essi giurarono.
6
Poi Esdra si alzò davanti alla casa di DIO e andò nella camera di Jehohanan, figlio di Eliascib. Mentre era là, egli non mangiò pane né bevve acqua, perché faceva cordoglio per il peccato dei reduci dalla cattività.
7
E si fece un proclama in Giuda e a Gerusalemme, per tutti i reduci dalla cattività, affinché si radunassero a Gerusalemme;
8
se qualcuno non fosse venuto entro tre giorni secondo il consiglio dei capi e degli anziani, tutti i suoi beni sarebbero stati confiscati e lui stesso sarebbe stato escluso dall'assemblea dei reduci dalla cattività.
9
Cosí tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro tre giorni. Era il ventesimo giorno del nono mese. Tutto il popolo prese posto nella piazza della casa di DIO, tremante a motivo di questa cosa e per la forte pioggia.
10
Allora il sacerdote Esdra si levò e disse loro: «Voi avete peccato, sposando donne straniere, e avete cosí accresciuto la colpa d'Israele.
11
Ma ora fate confessione, all'Eterno, il DIO dei vostri padri, e fate la sua volontà, separandovi dai popoli di questo paese e dalle donne straniere!».
12
Allora tutta l'assemblea rispose e disse a gran voce: «Sí, dobbiamo fare come tu hai detto!
13
Ma il popolo è numeroso ed è la stagione delle grandi piogge; non è quindi possibile restare all'aperto. Non è certo il lavoro di un giorno o due, perché siamo in molti ad aver peccato in questo.
14
Rimangano qui perciò i nostri capi al posto dell'intera assemblea e tutti quelli che nelle nostre città hanno sposato donne straniere vengano in tempi determinati assieme agli anziani e ai giudici di ogni città, finché non sia allontanata da noi l'ardente ira del nostro DIO a motivo di questa cosa.
15
Soltanto Gionathan, figlio di Asahel, e Jahziah, figlio di Tikvah, si opposero a questo, appoggiati da Meshullam e dal Levita Shabbethai.
16
Cosí i reduci dalla cattività fecero com'era stato detto e furono scelti il sacerdote Esdra e alcuni capi-famiglia secondo le loro case patriarcali, tutti designati per nome, essi iniziarono le sedute il primo giorno del decimo mese per esaminare i vari casi.
17
Il primo giorno del primo mese terminarono tutti i casi degli uomini che avevano sposato donne straniere.
18
Tra i figli dei sacerdoti che avevano sposato donne straniere si trovarono: dei figli di Jeshua il figlio di Jotsadak, e tra i suoi fratelli: Maaseiah, Eliezer, Jarib e Ghedaliah.
19
Essi si impegnarono a rimandare le loro donne; poi, a motivo della loro colpa, ciascuno presentò un montone in espiazione del suo peccato.
20
Dei figli di Immer: Hanani e Zebadiah.
21
Dei figli di Harim: Maaseiah, Elia, Scemaiah, Jehiel ed Uzziah.
22
Dei figli di Pashur: Elioenai, Maaseiah, Ishmael, Nethaneel Jozabad e Elasah.
23
Dei Leviti: Jozabad, Scimei, Kelaiah, cioè Kelita, Pethaiah, Giuda e Eliezer.
24
Dei cantori: Eliascib. Dei portinai: Shallum, Telem e Uri.
25
Tra gli Israeliti: dei figli di Parosh: Ramiah, Izziah, Malkiah, Mijamin, Eleazar, Malkiah e Benaiah.
26
Dei figli di Elam: Mattaniah, Zaccaria, Jehiel, Abdi, Jeremoth ed Elia.
27
Dei figli di Zattu: Elioenai, Eliascib Mattaniah Jeremoth, Zabad e Aziza.
28
Dei figli di Bebai: Jehohanan, Hananiah, Zabbai e Athlai.
29
Dei figli di Bani: Meshullam, Malluk, Adaiah, Jashub, Sceal e Ramoth.
30
Dei figli di Pahath-Moab: Adna, Kelal, Benaiah, Maaseiah, Mattaniah, Betsaleel, Binnui e Manasse.
31
Dei figli di Harim: Eliezer, Ishshijah, Malkiah, Scemaiah, Simeone,
32
Beniamino, Malluk e Scemariah.
33
Dei figli di Hashum: Mattenai, Mattattah, Zabad, Elifelet, Jeremai, Manasse e Scimei.
34
Dei figli di Bani: Maadai, Amram, Uel
35
Benaiah, Bedeiah, Keluhi,
36
Vaniah, Meremoth, Eliascib,
37
Mattaniah, Mattenai, Jaasai,
38
Bani, Binnui, Scimei,
39
Scelemiah, Nathan, Adaiah,
40
Maknadbai, Shashai, Sharai,
41
Azarel, Scelemiah, Scemariah,
42
Shallum, Amariah e Giuseppe.
43
Dei figli di Nebo: Jeiel, Mattithiah, Zabad, Zebina, Jaddai, Joel e Benaiah,
44
Tutti questi avevano sposato donne straniere; e alcuni di essi avevano avuto da queste donne dei figli.

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Luca 22

1-38
1
Si avvicinava intanto la festa degli Azzimi, detta Pasqua.
2
Ed i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano come farlo morire, poiché temevano il popolo.
3
Or Satana entrò in Giuda, soprannominato Iscariota, che era nel numero dei dodici.
4
Cosí egli andò ad accordarsi con i capi dei sacerdoti e con i magistrati sul come tradirlo.
5
Ed essi se ne rallegrarono e convennero di dargli del denaro.
6
Ed egli acconsentí, e cercava l'opportunità di consegnarlo nelle loro mani di nascosto dalla folla.
7
Or venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua.
8
E Gesú mandò Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate e preparate la Pasqua per noi, affinché la possiamo mangiare».
9
Ed essi gli dissero: «Dove vuoi che la prepariamo?».
10
Allora egli disse loro: «Ecco, quando entrerete in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo nella casa dove entrerà.
11
Dite quindi al padrone di casa: "Il Maestro ti manda a dire: Dov'è la sala, nella quale posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?"
12
Allora egli vi mostrerà una grande sala arredata; là preparerete la Pasqua».
13
Andati dunque, essi trovarono come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
14
E, quando giunse l'ora, egli si mise a tavola e i dodici apostoli con lui.
15
Allora egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire,
16
poiché io vi dico che non ne mangerò piú finché abbia il suo compimento nel regno di Dio».
17
Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi,
18
perché io vi dico che non berrò piú del frutto della vigna, finché il regno di Dio sia venuto».
19
Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me»
20
Cosí pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi.
21
Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è sulla tavola con me.
22
Certamente il Figlio dell'uomo se ne va, come è stabilito, ma guai a quell'uomo per mezzo del quale è tradito!».
23
Allora essi cominciarono a domandarsi l'un l'altro, chi di loro avrebbe fatto questo.
24
E tra di loro sorse anche una contesa, intorno a chi di loro doveva essere considerato il maggiore.
25
Ma Gesú disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e coloro che esercitano autorità su di esse sono chiamati benefattori.
26
Ma con voi non sia cosí; anzi il piú grande fra di voi sia come il minore e chi governa come colui che serve.
27
Chi è infatti piú grande chi siede a tavola, o colui che serve? Non è forse colui che siede a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che serve.
28
Or voi siete quelli che siete rimasti con me nelle mie prove.
29
Ed io vi assegno il regno, come il Padre mio lo ha assegnato a me,
30
affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno e sediate su troni per giudicare le dodici tribú d'Israele.
31
Il Signore disse ancora: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano.
32
Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli».
33
Ma egli disse: «Signore, io sono pronto ad andare con te tanto in prigione che alla morte».
34
Ma Gesú disse: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi».
35
Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca e senza sandali, vi è forse mancata qualche cosa?». Ed essi dissero: «Nessuna».
36
Disse loro dunque: «Ma ora chi ha una borsa la prenda con sé, e cosí pure una sacca; e chi non ha la spada venda la sua veste e ne compri una.
37
Poiché io vi dico che ciò che è scritto deve ancora essere adempiuto in me: "Ed egli è stato annoverato fra i malfattori" Le cose infatti che sono scritte di me hanno il loro compimento».
38
Allora essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse loro: «Basta!».

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