Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano». Luca 11.28
Leitura diária na versão LND - Italiano


Osea 11
Osea 12
Osea 13
Osea 14
Ebrei 2

Osea 11


1
«Quando Israele era fanciullo, io l'amai e dall'Egitto chiamai mio figlio,
2
Ma piú i profeti li hanno chiamati, piú si sono allontanati da loro, hanno sacrificato ai Baal, e hanno bruciato incenso, alle immagini scolpite.
3
Io stesso insegnai ad Efraim a camminare, sostenendolo per le braccia; ma essi non compresero che io li guarivo.
4
Io li attiravo con corde di umana gentilezza, con legami d'amore; ero per loro come chi solleva il giogo dal loro collo, e mi piegavo per dar loro da mangiare,
5
Israele non ritornerà nel paese d'Egitto; ma l'Assiro sarà il suo re, perché hanno rifiutato di convertirsi.
6
La spada si abbatterà sulle sue città, consumerà le sue sbarre e le divorerà per i loro malvagi disegni.
7
Il mio popolo tende ad allontanarsi da me; malgrado invocano l'Altissimo, nessuno di essi lo esalta.
8
Come potrei abbandonarti, o Efraim, o lasciarti in balia di altri, o Israele? Come potrei renderti come Admah, o ridurti come Tseboim? Il mio cuore si commuove dentro di me, le mie compassioni si infiammano tutte.
9
Non darò sfogo alla mia ira ardente, non distruggerò Efraim di nuovo, perché sono Dio e non un uomo, il Santo in mezzo a te, e non verrò con ira.
10
Essi seguiranno l'Eterno, che ruggirà come un leone; quando ruggirà i suoi figli accorreranno tremanti dall'ovest.
11
Accorreranno tremanti come uccelli dall'Egitto e come colombe dal paese d'Assiria; e io li farò abitare nelle loro case», dice l'Eterno.
12
Efraim mi circonda di menzogne e la casa d'Israele, d'inganno. Anche Giuda è ancora insubordinato nei confronti di Dio e del Santo che è fedele.

topo

Osea 12


1
Efraim si pasce di vento e va dietro al vento d'est; ogni giorno moltiplica menzogne e violenza; fanno alleanza con l'Assiria e portano olio in Egitto.
2
L'Eterno è pure in lite con Giuda e punirà Giacobbe per la sua condotta; lo ripagherà secondo le sue opere.
3
Nel grembo materno prese il fratello per il calcagno e nella sua forza lottò con DIO.
4
Si' lottò con l'Angelo e vinse, pianse e lo supplicò. Lo trovò a Bethel, e là egli parlò con noi,
5
cioè l'Eterno, il DIO degli eserciti, il cui nome è l'Eterno.
6
Tu perciò ritorna al tuo DIO, pratica la misericordia e la rettitudine e spera sempre nel tuo DIO.
7
Efraim è un mercante che tiene in mano bilance false e ama frodare.
8
Efraim dice: «Mi sono anche arricchito, mi sono procurato ricchezze; in tutte le mie fatiche non troveranno in me alcuna iniquità che sia peccato».
9
«Ma io sono l'Eterno, il tuo DIO, fin dal paese d'Egitto. Ti farò ancora abitare in tende come nei giorni di solennità.
10
Ho parlato ai profeti, ho moltiplicato le visioni e per mezzo dei profeti ho usato similitudini».
11
Se Galaad si dà all'idolatria, sarà certamente ridotto a un nulla. Poiché in Ghilgal, sacrificano tori, i loro altari saranno certamente come mucchi di pietre lungo i solchi dei campi.
12
Giacobbe fuggí nella pianura di Siria, e Israele serví per una moglie, per una moglie fece il guardiano di pecore.
13
Per mezzo di un profeta l'Eterno fece uscire Israele dall'Egitto, e Israele fu custodito da un profeta.
14
Efraim lo ha provocato amaramente ad ira, perciò il suo Signore gli farà ricadere addosso il sangue versato e farà tornare su di lui il suo vituperio.

topo

Osea 13


1
Quando Efraim parlava con tremore, innalzava se stesso in Israele, ma quando si rese colpevole con Baal, morí.
2
Ora continuano a peccare, e col loro argento si sono fatte immagini fuse, idoli secondo il loro intendimento, tutti quanti opera d'artigiano. Di loro dicono: «Gli uomini che offrono i sacrifici bacino i vitelli».
3
Peciò saranno come una nuvola mattutina, come la rugiada che al mattino presto scompare, come la pula portata via dall'aia da un turbine, come il fumo che esce dal comignolo.
4
«Eppure io sono l'Eterno, il tuo DIO, fin dal paese d'Egitto; tu non devi riconoscere altro DIO fuori di me e non c'è altro Salvatore fuori di me.
5
Io ti conobbi nel deserto, nella terra della grande aridità.
6
Quando avevano pascolo, si saziavano; quando erano sazi, il loro cuore si inorgogliva; per questo mi hanno dimenticato.
7
Cosí io sarò per loro come un leone, starò in agguato sulla strada come un leopardo;
8
li affronterò come un'orsa privata dei suoi piccoli e squarcerò la loro cassa toracica; li divorerò come una leonessa, le belve dei campi li dilanieranno.
9
Tu sei distrutto, o Israele, perché sei contro di me, contro il tuo aiuto.
10
Dov'è ora il tuo re, che ti possa salvare in tutte le tue città? Dove sono i tuoi giudici di cui dicevi: "Dammi un re e dei capi".
11
Ti ho dato un re nella mia ira e lo ripreso nel mio furore.
12
L'iniquità di Efraim è legata in fascio, il suo peccato è tenuto nascosto.
13
Dolori di donna partoriente verranno su di lui. E un figlio senza senno, perché non dovrebbe fermarsi a lungo nel luogo dove escono i bambini.
14
Io li riscatterò dal potere dello Sceol, li redimerò dalla morte. O morte, io sarò la tua peste. O Sceol, io sarò la tua distruzione. Il pentimento è nascosto ai miei occhi.
15
Anche se è fruttifero tra i suoi fratelli, verrà un vento d'est, si alzerà dal deserto il vento dell'Eterno, allora la sua sorgente inaridirà, la sua fonte seccherà. Egli deprederà il tesoro di ogni vaso prezioso.
16
Samaria sarà desolata, perché si è ribellata, contro il suo DIO. Cadranno di spada, i loro bambini saranno sfracellati, e le loro donne incinte sventrate».

topo

Osea 14


1
O Israele, torna all'Eterno, il tuo DIO, perché sei caduto per la tua iniquità.
2
Prendete con voi delle parole e tornate all'Eterno. Ditegli: «Togli via ogni iniquità e accetta ciò che è buono, e noi ti offriremo i sacrifici delle nostre labbra.
3
L'Assiria non ci salverà, non cavalcheremo piú su cavalli e non diremo piú all'opera delle nostre mani: "Tu sei il nostro Dio", perché presso di te l'orfano trova misericordia».
4
«Io guarirò il loro traviamento, li amerò grandemente, perché la mia ira si è ritirata da loro.
5
Sarò come la rugiada per Israele; egli fiorirà come il giglio e affonderà le sue radici come i cedri del Libano.
6
I suoi rami si estenderanno, la sua bellezza sarà come quella dell'ulivo, la sua fragranza come quella del Libano.
7
Quelli che abitano alla sua ombra ritorneranno, rivivranno come il grano, fioriranno come la vite e saranno celebri come il vino del Libano.
8
Efraim dirà: Che ho piú a che fare con gli idoli? Io lo esaudirò e mi prenderò cura di lui. Io sono come un verdeggiante cipresso; il tuo frutto viene da me».
9
Chi è saggio faccia attenzione a queste cose. Chi ha intendimento le comprenda. Poiché le vie dell'Eterno sono diritte i giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno.

topo

Ebrei 2


1
Perciò bisogna che ci atteniamo maggiormente alle cose udite, che talora non finiamo fuori strada.
2
Se infatti la parola pronunziata per mezzo degli angeli fu ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione,
3
come scamperemo noi, se trascuriamo una cosí grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l'avevano udita,
4
mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà.
5
Infatti non è agli angeli che egli ha sottoposto il mondo a venire, del quale parliamo,
6
ma qualcuno ha testimoniato in un certo luogo, dicendo: «Che cosa è l'uomo, perché tu ti ricordi di lui, o il figlio dell'uomo perché lo consideri?
7
Tu lo hai fatto per un po' di tempo inferiore agli angeli, tu lo hai coronato di gloria e di onore e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani;
8
tu gli hai posto tutte le cose sotto i piedi». Infatti, nel sottoporgli tutte le cose non ha lasciato nulla che non gli fosse sottoposto. Tuttavia al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli sono sottoposte,
9
ma vediamo coronato di gloria e d'onore per la morte che sofferse, Gesú, che è stato fatto per un po' di tempo inferiore agli angeli, affinché per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti.
10
Conveniva infatti a colui, per il quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, nel portare molti figli alla gloria, di rendere perfetto per mezzo di sofferenze l'autore della salvezza.
11
Infatti colui che santifica e quelli che sono santificati provengono tutti da uno per questo motivo egli non si vergogna di chiamarli fratelli,
12
dicendo «Farò conoscere il tuo nome ai miei fratelli, io ti celebrerò in mezzo all'assemblea».
13
E di nuovo: «Io confiderò in lui». E ancora: «Ecco me e i figli che Dio mi ha dato».
14
Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch'egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l'impero della morte, cioè il diavolo,
15
e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitú per tutta la loro vita.
16
Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo.
17
Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l'espiazione dei peccati del popolo.
18
Infatti, poiché egli stesso ha sofferto quando è stato tentato, può venire in aiuto di coloro che sono tentati.

topo
Únete a nuestra comunidad
Facebook
Twitter