Isaia 11Isaia 12Ebrei 7Isaia 11
1
Poi un ramoscello uscirà dal tronco di Isai e un germoglio spunterà dalle sue radici.
2
Lo Spirito dell'Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell'Eterno.
3
Il suo diletto sarà nel timore dell'Eterno, non giudicherà secondo le apparenze, non darà sentenze per sentito di re,
4
ma giudicherà i poveri con giustizia e farà decisioni eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca e col soffio delle sue labbra farà morire l'empio.
5
La giustizia sarà la cintura dei suoi lombi, e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.
6
Il lupo abiterà con l'agnello e il leopardo giacerà col capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato, staranno insieme e un bambino li guiderà.
7
La vacca pascolerà con l'orsa, i loro piccoli giaceranno insieme, e il leone si nutrirà di paglia come il bue.
8
Il lattante giocherà sulla buca dell'aspide, e il bambino divezzato metterà la sua mano nel covo della vipera.
9
Non si farà né male né distruzione su tutto il mio monte santo, poiché il paese sarà ripieno della conoscenza dell'Eterno, come le acque ricoprono il mare.
10
In quel giorno avverrà che la radice di Isai si ergerà come una bandiera per i popoli; le nazioni lo cercheranno, e il luogo del suo riposo, sarà glorioso.
11
In quel giorno avverrà che il Signore stenderà la sua mano una seconda volta per riscattare il residuo del suo popolo superstite dall'Assiria e dall'Egitto, da Pathros e dall'Etiopia, da Elam, da Scinar e da Hamath e dalle isole del mare.
12
Egli alzerà il vessillo per le nazioni, raccoglierà gli espulsi d'Israele e radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra.
13
La gelosia di Efraim scomparirà e gli avversari di Giuda saranno annientati; Efraim non invidierà piú Giuda e Giuda non sarà piú ostile ad Efraim.
14
Essi piomberanno a volo sulle spalle dei Filistei verso occidente, insieme saccheggeranno i figli dell'oriente; metteranno le loro mani su Edom, e su Moab, e i figli di Ammon saranno loro sudditi.
15
L'Eterno distruggerà interamente la lingua del mare d'Egitto, e con la potenza del suo soffio agiterà la sua mano sul fiume e lo colpirà dividendolo in sette canali, cosí da poterlo attraversare con i sandali.
16
Vi sarà una strada per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ce ne fu una per Israele il giorno che uscí dal paese d'Egitto.
topoIsaia 12
1
In quel giorno dirai: «Io ti celebro, o Eterno. Anche se ti eri adirato con me, la tua ira si è calmata e mi hai consolato.
2
Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia e non avrò paura, perché l'Eterno, sí, l'Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza».
3
Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza.
4
In quel giorno direte: «Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome è eccelso!
5
Cantate lodi all'Eterno, perché ha fatto cose grandiose; questo sia noto in tutta la terra.
6
Grida ed esulta di gioia, o abitatrice di Sion, perché grande è in mezzo a te il Santo d'Israele».
topoEbrei 7
1
Infatti questo Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio Altissimo andò incontro ad Abrahamo, mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse;
2
a lui Abrahamo diede anche la decima di ogni cosa. Il suo nome significa innanzitutto "re di giustizia" e poi anche "re di Salem" cioè "re di pace".
3
Senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, ma fatto simile al Figlio di Dio egli rimane sacerdote in eterno.
4
Considerate pertanto quanto fosse grande costui, al quale il patriarca Abrahamo diede la decima del bottino.
5
Ora quelli dei figli di Levi, che conseguono il sacerdozio, hanno per legge il mandato di riscuotere la decima dal popolo cioè dai loro fratelli, benché essi pure siano usciti dai lombi di Abrahamo;
6
costui invece, Melchisedek, pur non derivando la sua discendenza da loro, ricevette la decima da Abrahamo e benedisse colui che aveva le promesse.
7
Ora, senza alcuna contraddizione l'inferiore è benedetto dal superiore.
8
Inoltre quelli che qui ricevono le decime sono uomini mortali, là invece le riceve colui di cui è testimoniato che vive.
9
E per cosí dire, lo stesso Levi, che riceve le decime, fu sottoposto alla decima in Abrahamo;
10
egli infatti si trovava ancora nei lombi del padre, quando Melchisedek gli andò incontro.
11
Se dunque ci fosse stata la perfezione mediante il sacerdozio levitico (perché sotto quello fu data la legge al popolo), che bisogno c'era che sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedek, e non designato invece secondo l'ordine di Aaronne?
12
Infatti, se viene cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge.
13
Ora colui del quale si dicono queste cose appartiene ad un'altra tribú, di cui nessuno ha mai servito all'altare;
14
è noto infatti che il nostro Signore è uscito da Giuda, in riferimento a cui Mosé non disse nulla riguardo al sacerdozio.
15
E la cosa è ancora piú evidente, se sorge un altro sacerdote a somiglianza di Melchisedek
16
che non è diventato tale per una legge di prescrizioni carnali, ma per la potenza di una vita indissolubile.
17
Infatti la Scrittura afferma: «Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek».
18
Si ha cosí l'annullamento del comandamento precedente, a motivo della sua debolezza e inutilità,
19
la legge infatti non ha portato nulla a compimento, è l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio.
20
Inoltre ciò non è avvenuto senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento,
21
(ma costui con giuramento da parte di colui che gli ha detto: «Il Signore ha giurato e non si pentirà: Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek»).
22
Per questo Gesú è diventato garante di un patto molto migliore.
23
Inoltre quelli erano fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare,
24
ma costui, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non passa ad alcun altro,
25
per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro.
26
A noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli,
27
che non ha bisogno ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse se stesso.
28
La legge infatti costituisce come sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza, ma la parola del giuramento, che viene dopo la legge, costituisce il Figlio reso perfetto in eterno.
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